10 anni esatti dall’esplosione alla raffineria API che uccise i due operai Mario Gandolfi e Ettore Giulian, che sconvolse la Città di Falconara e tutto il territorio circostante, che costituì un irrinunciabile punto di non ritorno per i movimenti in difesa del territorio, che palesò tutte le debolezze, le contraddizioni, le zone oscure, e la folle e lucrosa irrazionalità di un sistema di potere e di gestione del territorio ancora ben saldo ai posti di comando, e che anzi punta a rafforzarsi capillarmente sul territorio, con le nuove megacentrali api, il rigassificatore offshore, la riconversione della ex sadam di jesi, l’affossamento del Piano Energetico regionale e del piano di bonifica e riqualificazione dell’AERCA (area a elevato rischio di crisi ambientale)…
Pubblichiamo qui una lettera aperta, "Il volo frenato", pervenutaci da un privato cittadino e invitiamo tutti a partecipare alla manifestazione che si terrà martedì 25 agosto alle ore 21, con concentramento davanti al circolo Arci del quartiere di Fiumesino.
Ricordiamo infine che ineluttabilmente continua l’iter amministrativo di approvazione interministeriale del progetto centrali API. La Commissione tecnica del Ministero dell’Ambiente, o meglio delle grandi opere dell’era Berlusconi, con un blitz estivo ha aggiunto un altro tassello su un percorso che sembra non trovare ostacoli (scarica il documento 17mb). Ora vedremo e valuteremo come si muovere l’ente Regione Marche…
il resto sta a noi: la differenza capace di squarciare questa storia già scritta, se di questo si tratterà, la potrà fare solo la forza dal basso dell’Assemblea Permanente e dei movimenti territoriali.
DALLA LETTERA APERTA "IL VOLO FRENATO"…
”Il ”Volo Frenato”, intensa scultura di Valeriano Trubbiani, esposta nel Castello di Falconara Alta. Parte integrante del corpus di opere dell’artista marchigiano, acquistate dall’Amministrazione comunale falconarese per la Galleria Civica di Arte Moderna in corso di allestimento, la scultura di Trubbiani è stata estratta dal vasto gruppo appartenente al ciclo tematico del ”Passero solitario”, il cui primo esemplare fu esposto alla Biennale di Venezia nel 1972…
Il volatile che sta prendendo il volo, per similitudine, rappresenta la comunità falconarese che ha voglia e determinazione a migliorare l’aspetto sociale, economico e culturale della città di Falconara Marittima mentre la "palla al piede" che frena il volo, sempre per similitudine, ben rappresenta tutte le amministrazioni locali, del passato e del presente, che nulla hanno fatto e fanno per concretizzare le aspettative della comunità, anzi sempre di più legati col catenaccio ad una ben nota realtà industriale che non ha la minima intenzione a far sì che nel territorio comunale falconarese si possa trovare una valida alternativa allo status quò.
Il 25 agosto prossimo saranno trascorsi dieci anni da quando si verificò uno degli incidenti di maggior rilevanza, per quanto riguarda la raffineria API di Falconara Marittima e riporto, per non dimenticare, quanto avvenne: alle 5,35 del 25 agosto 1999, l’intera città di Falconara veniva bruscamente svegliata da un boato. La causa: l’ennesimo incidente all’interno della Raffineria API. I danni sono ingenti, sia in termini ambientali che in perdita di vite umane. 2 lavoratori morti; 2 quartieri e centinaia di cittadini in fuga; 10 cittadini ricorsi alle cure mediche per le esalazioni dei fumi dell’incendio; 1 treno transitato tra le fiamme; 1 Km e mezzo di territorio interessato da una pioggia solida e liquida di detriti ed idrocarburi; 3 ore circa di paralisi totale del traffico aereo, ferroviario e stradale…Resta da dire che anche la Raffineria API si prepara a ricordare il decennale con l’installazione di due ulteriori centrali termoelettriche per la generazione di elettricità come fossero, sempre per similitudine, candeline sulla torta. Poi si sa che spesso le feste finiscono con i botti ….
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25 Agosto 1999 – 25 Agosto 2009: ”Il ”Volo Frenato”, intensa scultura di Valeriano Trubbiani, esposta nel Castello di Falconara Alta. Parte integrante del corpus di opere dell’artista marchigiano, acquistate dall’Amministrazione comunale falconarese per la Galleria Civica di Arte Moderna in corso di allestimento, la scultura di Trubbiani è stata estratta dal vasto gruppo appartenente al ciclo tematico del ”Passero solitario”, il cui primo esemplare fu esposto alla Biennale di Venezia nel 1972.
L’opera, realizzata in acciaio inox, bronzo ed alluminio, è di 355 cm di lunghezza e di 192 di altezza.Questa bellissima opera è esposta sulle mura del castello di Falconara Alta, sede dell’amministrazione civica comunale di Falconara Marittima e, a mio modo di vedere, rappresenta perfettamente la nostra realtà territoriale.
Il volatile che sta prendendo il volo, per similitudine, rappresenta la comunità falconarese che ha voglia e determinazione a migliorare l’aspetto sociale, economico e culturale della città di Falconara Marittima mentre la "palla al piede" che frena il volo, sempre per similitudine, ben rappresenta tutte le amministrazioni locali, del passato e del presente, che nulla hanno fatto e fanno per concretizzare le aspettative della comunità, anzi sempre di più legati col catenaccio ad una ben nota realtà industriale che non ha la minima intenzione a far sì che nel territorio comunale falconarese si possa trovare una valida alternativa allo status quò.
Il 25 agosto prossimo saranno trascorsi dieci anni da quando si verificò uno degli incidenti di maggior rilevanza, per quanto riguarda la raffineria API di Falconara Marittima e riporto, per non dimenticare, quanto avvenne: alle 5,35 del 25 agosto 1999, l’intera città di Falconara veniva bruscamente svegliata da un boato. La causa: l’ennesimo incidente all’interno della Raffineria API. I danni sono ingenti, sia in termini ambientali che in perdita di vite umane. 2 lavoratori morti; 2 quartieri e centinaia di cittadini in fuga; 10 cittadini ricorsi alle cure mediche per le esalazioni dei fumi dell’incendio; 1 treno transitato tra le fiamme; 1 Km e mezzo di territorio interessato da una pioggia solida e liquida di detriti ed idrocarburi; 3 ore circa di paralisi totale del traffico aereo, ferroviario e stradale.
Per dovere di cronaca va anche ricordato che il processo derivante all’incidente si concluse così: "Un operaio condannato; gli altri cinque imputati – fra operai e dirigenti – assolti per non aver commesso il fatto, ma in base al secondo comma dell’art. 530, ossia la vecchia formula dubitativa relativa alla carenza di prove. E’ la sentenza per il rogo del 25 agosto 1999 all’Api di Falconara marittima, costata la vita a due operai, Mario Gandolfi e Ettore Giulian, emessa dopo meno di quattro ore di camera di consiglio dal giudice monocratico di Ancona Vincenzo Capezza. L’operaio condannato a un anno e sei mesi di reclusione (pena sospesa) è Gaetano Bonfissuto, che allestì la linea di carburante e manovrò la valvola sotto accusa. Sono stati invece assolti l’ex direttore della raffineria Giovanni Saronne, l’attuale dirigente Franco Bellucci, il capo manutenzione Sergio Brunelli, il responsabile manutenzione off-site Claudio Conti, e l’ operaio Pierfrancesco Carletti.
Il giudice ha inoltre riconosciuto un risarcimento danni alle parti civili, da definire in separata sede. Dovrà essere corrisposto dall’Api e dall’unico imputato condannato. Il pm Cristina Tedeschini aveva sollecitato condanne a due anni e sei mesi di reclusione per l’ex direttore della raffineria Giovanni Saronne e per l’attuale dirigente Franco Bellucci, allora capo servizio operativo dello stabilimento.
Pene più lievi erano state chieste per gli altri imputati: il capo servizio manutenzione Sergio Brunelli e il responsabile manutenzione off-site Claudio Conti (per entrambi un anno e quattro mesi); gli operai Pierfrancesco Carletti (un anno) e Gaetano Bonfissuto (nove mesi). Erano già usciti dal processo l’operaio Ivan Giacchetti, assolto, e il funzionario fiscale Silvio Re condannato a dieci mesi di reclusione …. Secondo i due esperti nominati dal gip, ad innescare le fiamme sarebbe stata una serie di concause cominciata con il trasferimento di benzina verde al deposito nazionale lungo una linea anomala, e proseguita con la mancata chiusura di alcune valvole di sicurezza – come impone invece una prassi corretta di gestione del servizio – e con il cedimento di una pompa nella quale fu trovato anche un pezzo di calcestruzzo.
La difesa ha sempre negato ogni responsabilità a carico degli imputati, sostenendo che il collasso della pompa sarebbe stato causato da un prelievo fraudolento di carburante.". (Corriere Adriatico del 5 maggio 2005).
Dal 25 agosto 1999 ad oggi tanta acqua è passata sotto i ponti, così come tanto veleno è transitato nell’atmosfera di Falconara Marittima e tanti, troppi, cittadini falconaresi si sono ammalati di tumori, linfomi o malattie riconducibili alle vie respiratorie; tragicamente molti sono i bambini che soffrono di queste malattie.
Questi dati sono certi, incontrovertibili e chiunque può prenderne visione leggendo l’indagine epidemiologica disposta dalla Regione Marche e condotta da ARPAM e Istituto Nazionale Tumori.
Resta da dire che anche la Raffineria API si prepara a ricordare il decennale con l’installazione di due ulteriori centrali termoelettriche per la generazione di elettricità come fossero, sempre per similitudine, candeline sulla torta. Poi si sa che spesso le feste finiscono con i botti ….
Falconara M. agosto 2009
Stefano Rettaroli.