Lettera aperta per le regionali: ecco le risposte…

Elenchiamo le risposte avute alla nostra lettera aperta inviata ai candidati alla tornata elettorale delle regionali. Le elenchiamo in rigoroso ordine alfabetico, astenendoci da troppe considerazioni, che rimandiamo al prossimo futuro. Non possiamo però non rilevare come non ci siano risposte dallo schieramento di centro destra;

come dagli esponenti della maggioranza che ha governato fino ad ora, che annovera anche molti nomi noti di politici falconaresi, non si hanno avuto risposte;

come solo uno tra tutti i candidati cittadini abbia partecipato a questo piccolo momento di ascolto e democrazia;

come nello schieramento di centro sinistra IDV e Verdi abbiano mostrato attenzione verso queste istanze, mentre il partito maggioritario, il PD, e i suoi referenti locali, tacciano;

e come, per finire, solo un candidato alla Presidenza, abbia risposto, ma non i molti candidati al consiglio regionale che lo sostengono e che in questi anni hanno avuto più di una responsabilità nella gestione della cosa pubblica.

Per il resto, vedremo dopo le elezioni…

Resisteremo un minuto in Più!


Concordo con il taglio e con i contenuti della lettera aperta da voi inviatami. Ritengo anch’io che oggi sussistano le possibilità di coadiuvare una rigorosa politica di rispetto dei beni comuni e di salvaguardia ambientale e del territorio con una politica del lavoro e del reddito che possa redistribuire ricchezza alle persone e che si ponga quale antidoto alla crisi e alle rapacità delle speculazioni di ogni genere. Serve anche un sano realismo delle priorità e dei modi per scardinare un sistema di potere che è penetrato in ogni ganglo dei sistemi di sfruttamento del territorio: è difficile e meramente declamatorio dire oggi no a tutto, come semplicemente dirlo senza armarsi per farlo. E’ d’altra parte importante opporsi alle grandi devastazioni e aprire verso soluzioni diverse, alternative possibili e percorribili. Percorsi difficilissimi, non privi di contraddizioni, ma che meritano di essere sperimentati. Per questo va sostenuto il PEAR e osteggiato il progetto delle megacentrali API. Per questo simili istanze vanno riportate fin dentro il sistema di governo, cui tra l’altro anche dagli scranni delle opposizioni istituzionali si è comunque partecipi. Impossibile per tutti lavarsene le mani, quindi. Necessario che i movimenti sappiano penetrare fin dove, alla fine, in ultima istanza, si decide. I molti punti della vostre lettera aperta rivelano un lavoro sul territorio puntuale e ricco, esprimono le esigenze reali di una comunità che si estende ben più in là di Falconara. Sarà mio impegno, comunque vada, quello di unire la mia voce alle vostre, perchè cresca questo grido di dignità rispetto e difesa della nostra terra.

Vi saluto e ringrazio,

Maiolatesi Gilberto (Verdi)

Vi ringrazio per avermi inviato la vostra lettera aperta che tratta con estremo rigore le questioni ambientali più rilevanti di questo piccolo territorio connotato come aerca. Condivido pienamente le posizioni e le scelte da voi espresse che, per altro, sono state e tuttora sono anche le mie. Nel mio impegno per anni ho rappresentato nel Consiglio Comunale di Chiaravalle una voce stonata che, insieme a pochi altri, si è opposta tenacemente al degrado territoriale che caratterizza purtroppo ancora oggi questo territorio. Non voglio arrendermi e mi auguro che con il sostegno e la solidarietà di tanti come voi sia possibile modificare la grigia realtà che da anni condiziona pesantemente stili e modi di sviluppo. Sono disponibile, se lo riterrete opportuno, ad iniziare un percorso insieme per rendere migliore la vita di noi cittadini. Un abbraccio

Rocchetti Ivano (IDV)

Carissimi credo che il modo migliore di farvi conoscere il mio punto di vista rispetto ai quesiti da voi posti sia inviarvi la lettera con cui ho risposto alle sollecitazioni del sindaco di Falconara appunto sulla situazione ambientale della zona in questione. Del resto un confronto chiaro su questi temi c’è stato proprio con il Coordinamento Aerca alcune settimane fa. In ogni caso l’impegno su queste tematiche è assicurato da quello che in questi anni ho fatto come amministratore, prima a Grottammare da sindaco, poi alla Provincia di Ascoli come Presidente. Impegno che speriamo possa proseguire in consiglio regionale dopo il 29 marzo.

Cordiali saluti

Gentile sindaco mi chiede quale potrà essere il mio impegno per la città di Falconara. La mia risposta è alquanto semplice quanto chiara. Il mio impegno sarà in perfetta sintonia con quello dei cittadini falconaresi che riuniti in associazioni e comitati in questi anni non si sono fermati solo a denunciare la pericolosità della presenza della Raffineria Api che ha fatto di tutta l’area la seconda in Italia per pericolosità (seconda solo a Gela), ma hanno delineato la possibilità di puntare su una riconversione di tutta l’area. Un progetto che non necessariamente si contrappone all’attuale proprietà della raffineria visto che la stessa in altre zone della nostra regione, vedi Tolentino, ha decisamente virato verso le energie rinnovabili. Dunque si tratta di mettere mano ad un grande piano di risanamento che coniughi il sacrosanto diritto dei cittadini a vivere in un ambiente sano, evitando che li si esponga a rischi pericolosissimi per la loro salute, come dimostra la recente indagine epidemiologica condotta dall’Arpam che, seppur parziale e non esauriente denota una presenza allarmante di casi di tumore, con l’altro fondamentale diritto all’occupazione, una buona occupazione. Non si possono fare, caro sindaco, patti sopra la testa dei cittadini. Quindi posso condividere la richiesta che i proventi relativi all’accise sul petrolio non vadano solamente a Roma e in Regione, ma una parte venga dirottata verso il Comune di Falconara,, ma deve essere chiaro che queste risorse devono essere utilizzate per i necessari interventi di mitigazione della nocività ambientale, e soprattutto non possono essere il motivo per giustificare una presenza, come quella della raffineria, assolutamente negativa. Di conseguenza riterrei sbagliato barattare i disagi e i rischi per la popolazione con le compensazioni di carattere economico, magari per risanare il bilancio comunale scambiando la salute della comunità con l’accise proveniente dalla vendita del petrolio. Si può puntare sullo sviluppo senza per questo continuare a proporre un modello industriale oggi, come Le è noto, irreversibilmente in crisi. Del resto ormai autorevoli studi stanno a dimostrare come il petrolio non possa essere il futuro per quanto riguarda l’energia e molti paesi europei, Germania in testa, si stanno da tempo indirizzando verso le rinnovabili. Anche nella nostra regione, seppur faticosamente, l’orientamento va nella stessa direzione, come indicato dal Pear. Ecco perché non pensare a Falconara come uno dei futuri distretti delle energie rinnovabili? Economia verde, turismo sostenibile potrebbero essere l’alternativa di fronte alla crisi che stiamo vivendo. Del resto proprio nell’area della Vallesina ormai ci sono diverse imprese che stanno puntando sulla cosiddetta green economy

Mi auguro che anche Lei ne convenga.

Cordiali saluti

Rossi Massimo (SEL)

Salve a tutti

Rispondo per correttezza dicendo che anche in occasione dell’incontro tenutosi al Pergoli condivido appieno le vostre intenzioni espresse da me direttamente in quell’occasione. Mi dissocio da quei candidati che solo in occasione delle elezioni si sono resi disponibili usando in maniera strumentale ed a fini prettamente elettorali quell’incontro ed un’altro svoltosi precedentemente. Credo che quello da me sopra scritto sia condivisibile dai più che da sempre si battono in prima persona per la causa di tutta area ad alto rischio. Inquietante l’assenza del maggiore partito di opposizione.

Per il resto non mi rimane che esprimere estrema gratitudine per quello che fate e sarò onorato di poter quanto prima condividere con voi ulteriori battaglie democratiche a prescindere dalle elezioni.

In fede

Ulisse Maurizio (IDV)

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