Lettera aperta per le regionali: ecco le risposte…

Elenchiamo le risposte avute alla nostra lettera aperta inviata ai candidati alla tornata elettorale delle regionali. Le elenchiamo in rigoroso ordine alfabetico, astenendoci da troppe considerazioni, che rimandiamo al prossimo futuro. Non possiamo però non rilevare come non ci siano risposte dallo schieramento di centro destra;

come dagli esponenti della maggioranza che ha governato fino ad ora, che annovera anche molti nomi noti di politici falconaresi, non si hanno avuto risposte;

come solo uno tra tutti i candidati cittadini abbia partecipato a questo piccolo momento di ascolto e democrazia;

come nello schieramento di centro sinistra IDV e Verdi abbiano mostrato attenzione verso queste istanze, mentre il partito maggioritario, il PD, e i suoi referenti locali, tacciano;

e come, per finire, solo un candidato alla Presidenza, abbia risposto, ma non i molti candidati al consiglio regionale che lo sostengono e che in questi anni hanno avuto più di una responsabilità nella gestione della cosa pubblica.

Per il resto, vedremo dopo le elezioni…

Resisteremo un minuto in Più!

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Lettera aperta per le elezioni regionali 2010

 

Lettera aperta ai candidati alla Presidenza della Regione e ai candidati

dell’AERCA e di Falconara al Consiglio Regionale delle Marche 
 

Le elezioni, per noi semplici cittadini riuniti in assemblea permanente, non sono il nostro luogo privilegiato. Né ambiamo che lo sia. Non può esserlo per quanti in questi due anni di attività si sono spesi in modo disinteressato, trasparente e trasversale in manifestazioni, dibattiti, informazione dal basso, partecipazione diffusa. Non possiamo però affermare che non ci interessi, non ci riguardi. Perchè alla fine, dopo tutto, saranno quanti verranno eletti ad avere l’onere delle responsabilità, a porre la propria firma su quanto deciso e votato. In questi due anni di movimento pensiamo di aver contribuito alla discussione, alimentato il tessuto democratico del territorio, arricchito noi stessi come persone e cittadini attivi. Con molti personaggi del mondo della politica, locale e regionale, di opposizione e di maggioranza (che comunque riteniamo egualmente responsabili e partecipi del governo del territorio…), ci siamo incontrati e scontrati. Oggi siete voi candidati però a sottoporvi al giudizio e alla prova del consenso. Domani, torneremo ad incontrarci e a scontrarci. Ci sembra perciò giusto e necessario fare presente a tutti i candidati a queste elezioni regionali, soprattutto ma non solo a quelli falconaresi, le tematiche che in questi hanno abbiamo sollevato e posto all’attenzione pubblica.

Non si tratta di una richiesta di adesione, non ci interessa strappare fugaci promesse elettorali, solitamente quanto repentinamente disattese, non siamo un partito politico, siamo altro, ed in altro modo intendiamo rapportarci alla politica. Ogni candidato, in sua coscienza, può trattare questa lettera aperta come crede: può leggerla, non leggerla, tenerla in considerazione o meno, rispondere prima del voto, oppure dopo. Con le parole, con i fatti, con entrambi. Tutti sappiano però che nel momento successivo alla chiusura delle urne, una volta espletati tutti i riti formali del caso , allora sarà la realtà a tornare con prepotenza, e con essa i suoi problemi, e speriamo anche alcune soluzioni, e di conseguenza, noi e il nostro agire.

Arrivederci.

Assemblea Permanente NoCentraliAPI www.nocentraliapi.noblogs.org

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I PUNTI DELLA LETTERA APERTA:

  • Chiaro e inequivocabile diniego da parte della Regione Marche alle nuove mega centrali API, che si sommano a quella esistente e alla raffineria, come ad ospitare nel proprio territorio regionale altre simili, obsolete e inquinanti installazioni di produzione energetica, da San Severino a Corinaldo. Rifiuto di nuove Valutazioni Impatto Ambientali e diniego in sede di Conferenza di Intesa Stato/Regioni per i procedimenti pendenti.

  • Tutela della salute pubblica: le rilevazioni della Rete di monitoraggio qualità dell’aria della Provincia di Ancona attestano come nei soli primi due mesi del 2010 la Città di Falconara abbia già superato i 35 limiti di sforamento della concentrazione di pm10 e pm2,5 nell’aria consentiti per l’intero anno. Ma la situazione, sempre leggendo i dati, è tutt’altro che circostanziale, bensì generalizzata: il problema coinvolge tutti da Ancona a Senigallia, da Chiaravalle a Jesi. Il recente studio di Legambiente Mal’aria di città 2010 ci informa che Ancona è la terza Città più inquinata d’Italia, su 88 monitorate, seconda solo a Napoli e Torino. La prima parte dello studio epidemiologico presso le popolazioni di Falconara e comuni limitrofi, commissionato dalla Regione Marche all’Istituto nazionale tumori di Milano, presentata nel gennaio del 2009, attende ancora i nuovi finanziamenti per poter essere concluso. Lo stesso comitato regionale di partecipazione attiva, previsto dallo studio epidemiologico stesso (Decreto n° 10/DP4 del 16 Marzo 2005 del Direttore del Dip. Territorio e Ambiente della Regione Marche) è stato scarsamente valorizzato. Giacciono agli atti della regione Marche, senza risposta, due audizioni molto importanti alle seguenti commissioni: 03/12/09 Commissione consiliare V Sanità; 13/01/10 Commissione consiliare IV Ambiente e Territorio. La nostra Regione di fatto è ancora manchevole di un registro tumori regionale, mentre la costituzione del paventato Osservatorio Epidemiologico Ambientale è al momento pressocchè rimasto solo sulla carta, fermo all’interno delle strutture sanitarie alle dipendenze dell’Assessorato regionale alla Sanità. Si richiede la massima attenzione al tema della salute e al rapido finanziamento degli studi e delle strutture di monitoraggio, di informazione e prevenzione.

  • Applicazione del PEAR vigente, per quanto riguarda il risparmio energetico, l’applicazione delle energie rinnovabili e la microgenerazione diffusa. Stimolare Terna SPA ad una politica orientata alla modernizzazione della rete, riduzione delle dispersioni, filiere corte energetiche, rapporti virtuosi con la microgenerazione sul territorio. Sostegno e incentivi allo sviluppo delle energie rinnovabili, in linea con l’ormai ampia e vigente legislazione europea, da parte di privati, enti locali e imprese, quale volano di produzione di energie pulita e nuovi posti di lavoro. Oltre alla diffusione di fotovoltaico ed eolico, riteniamo che ogni altra forma di energia alternativa ai combustibili fossili, vada considerata, purchè limitata alla microgenerazione ed in rapporto ad una filiera corta locale concertata con le associazioni di categoria e con i cittadini.

  • Pieno rispetto del Protocollo di Intesa siglato dalla Regione Marche con API Raffineria nel giugno 2003 riguardo alla bonifica del sito di interesse nazionale, al rispetto del Piano regionale di assetto idrogeologico, all’abbattimento dell’inquinamento dell’aria, del suolo e acustico, alla presentazione, e discussione con gli enti pubblici, ogni cinque anni di un piano di sviluppo industriale strategico, economicamente compatibile, che salvaguardi l’occupazione, e che punti alla riconversione in polo energetico ambientalmente avanzato.

  • Decisa applicazione del Piano di Risanamento dell’AERCA del 2005, a dieci anni dalla dichiarazione per legge, di questa area vasta di 85 kmq e con oltre 200 mila abitanti, a rischio di crisi ambientale. Oltre alle attività di monitoraggio e controllo dei livelli di inquinamento industriali dovuti alla viabilità, va dichiarata una decisa moratoria all’installazione di altri impianti a combustibili fossili ed una riconversione degli esistenti, una politica urbanistica ed edilizia, pubblica e privata, residenziale e non, che guardi ai nuovi mercati della bioedilizia e bioarchitettura, ed una viabilità ridisegnata secondo gli esempi già altrove applicati della mobilità sostenibile.

  • Oggi è possibile coadiuvare una rigorosa politica ambientale e di tutela del territorio con quella di sviluppo economico nello strategico settore energetico, con positive ed evidenti ricadute sulla produzione di ricchezza diffusa e creazione di nuovi posti do lavoro: gli impegni che vincolano l’Italia all’Unione Europea e al Trattato di Kyoto richiedono che entro il 2020, in un decennio, il nostro paese passi dall’attuale 17% al 30% di quote verdi dei consumi elettrici, pena ulteriori sanzioni economiche che si sommano a quanto già stiamo pagando per le inadempienze pregresse. Altri Paesi sono stati più lungimiranti, molti altri si stanno già muovendo. Il governo nazionale a breve dovrà predisporre le quote verdi che ogni regione dovrà rispettare per raggiungere l’obiettivo generale. In Italia dal 2002 al 2009 le produzioni da energie rinnovabili hanno fatturato oltre 5 miliardi di euro al netto dell’import e degli investimenti e creato oltre 20000 posti di lavoro, a fronte della crisi e della stagnazione delle produzioni da combustibili fossili. L’Aerca, che è stata il fulcro dello sviluppo industriale e il centro direzionale delle Marche come le abbiamo conosciute fino ad oggi, ha l’improcrastinabile possibilità di porsi, con una riconversione intelligente, rispettosa del presente, e che guardi al futuro, un nuovo polo di produzione energetica pulita e di sostegno alla crisi occupazionale.

  • Diniego alle richieste di installazione di rigassificatori offshore sulle coste marchigiane, da Falconara a Portorecanati, elementi di aggravio dei già compromessi livelli di sostenibilità ambientale, di sicurezza del territorio, e strumenti inutili ai fabbisogni energetici nazionali.

  • Una gestione del ciclo dei rifiuti che si ispiri alle esperienze ormai conclamate di "rifiuti zero": riduzione, riuso, riciclo, raccolta porta a porta, tariffa a consumo, quali valide alternative ad ogni ipotesi di incenerimento e termovalorizzazione.

  • Indisponibilità ad ospitare impianti nucleari o di smaltimento di scorie radioattive.

  • Riteniamo necessario che sulle tematiche esposte si sensibilizzino in modo trasversale, partecipato e trasparente i parlamentari nazionali ed europei che rappresentano le Marche per attivare in tutte le sedi, politiche, amministrative e giudiziarie, le iniziative conseguenti.

Assemblea Permanente NoCentraliAPI

www.nocentraliapi.noblogs.org

 

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Sabato 27: “La questione energetica nelle Marche”

La questione energetica nelle Marche. Centro Pergoli di Piazza Mazzini ore 17, Falconara Marittima


Promuovono:

Ambasciata dei Diritti Falconara
Assemblea Permanente NoCentraliAPI
Movimento a difesa del consumatore Marche

All’incontro interverranno, insieme alle associazioni proponenti, la Direzione della della rivista Prisma ed alcuni degli Autori che hanno partecipato alla redazione del numero presentato:

Gianni Silvestrini, Direttore scientifico del Kyoto Club e della rivista QualEnergia;
Fabio Polonara, Professore dell’Università Politecnica delle Marche;
Maurizio Di Cosmo, Segretario regionale della CGIL Marche.

A seguire dibattito aperto.

Per maggiori info:

www.falkatraz.noblogs.org

www.nocentraliapi.noblogs.org

ambasciatadeidiritti@inventati.org

nocentraliapi@inventati.org

locandina dimensione large

locandina informativa 1, 2

Questa iniziativa nasce dalla partecipazione di alcuni degli organizzatori al numero 3 della rivista “Prisma, economia, società lavoro”, redatta dall’istituto di ricerca regionale Ires Marche, con un articolato commento sul numero monografico che tratta della “questione energetica nelle Marche (che trovate a questo link).
A seguito di questo invito ci è sembrato naturale organizzare un momento informativo e di confronto su una questione attuale e spinosa, per evitare che tematiche così fondamentali restino appannaggio degli “addetti ai lavori”, e promuovendolo anzi in uno spazio non accademico e indirizzato alla cittadinanza.

In un periodo di forti cambiamenti, anche ma non solo dettati dalla crisi globale in atto, la questione energetica assume una rilevanza strategica e si pone come uno di quegli aspetti capaci di coinvolgere e rideterminare ambiti generali e centrali che riguardano lo sviluppo produttivo, la qualità della vita, la sostenibilità ambientale, la distribuzione di risorse, l’effettiva democraticità di una comunità.

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Buy Marche Card: l’API si compra anche la verità

(clicca sull’immagine per ingrandirla)


Questa mattina, venerdì 19 febbraio una nutrita delegazione di una cinquantina di partecipanti dell’Assemblea Permanente NoCentraliAPI, ha organizzato una incursione informativa nel centro di Ancona per rendere pubblico e censurare l’iniziativa dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche "Buy Marche Card".
Con volantini, megafoni ed uno striscione con scritto "Buy Marche Card:l’API si compra anche la verità", i manifestanti hanno animato il centro cittadino nelle ore mattutine.
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20 febbraio: NOI NON PARTECIPEREMO

 

LA MANIFESTAZIONE DEL 20 FEBBRAIO IN ANCONA NON RAPPRESENTA I MOVIMENTI DAL BASSO DELLE MARCHE.

Per un futuro energetico diverso e compatibile con il nostro territorio:

NO alle megacentrali, SI alle energie rinnovabili

LEGGI IL COMUNICATO COMPLETO

Noi non parteciperemo alla manifestazione organizzata per il 20 febbraio in Ancona dal sedicente Coordinamento dei Comitati Marchigiani “Marche per Rifiuti Zero”, che diffidiamo a parlare a nostro nome e ad autodichiararsi rappresentanti dei comitati cittadini delle Marche.

Noi non parteciperemo perché non siamo quelli del “NO” a tutto. La nostra opposizione alle megacentrali a combustibili fossili, ai rigassificatori, al nucleare intende proporre una prospettiva altra, un diverso progetto di società, di economia e di approvvigionamento energetico. Un progetto che si basa sul risparmio e la generazione distribuita di energia, che accetta e promuove il fotovoltaico in tutte le sue forme, l’eolico, l’idroelettrico.

Noi non parteciperemo perché non siamo quelli che, in nome del diritto alla salute dei cittadini, si contrappongono a chi difende il posto di lavoro senza farsi carico di cercare e proporre soluzioni che salvaguardino l’occupazione.

Noi non parteciperemo perché non condividiamo, nei modi e nei contenuti, l’atteggiamento di chi mescola le rivendicazioni dei cittadini e le candidature elettorali.

Questo non significa che staremo alla finestra in questo momento di scelte e decisioni importanti: oltre alle iniziative che seguiranno in questi giorni, invitiamo tutti all’incontro che si terrà sabato 27 alle ore 17 al Centro Pergoli di Piazza Mazzini (Falconara) intitolato “La questione energetica nelle Marche” (locandina dell’incontro e depliant informativo 1 2). Presenteremo il numero 3/2009 della rivista "Prisma, economia, società, lavoro" dell’Istituto di ricerca regionale IRES Marche.

Parteciperanno, tra gli altri, la direzione dell’IRES Marche, Gianni Silvestrini (direttore scientifico di QualEnergia e di Kyoto Club), Fabio Polonara (Università Politecnica delle Marche), Maurizio di Cosmo (Segretario generale CGIL Marche).

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Dubbi elettorali…Quanto vale il PEAR?

Non ci interessa esprimere indicazioni nè veti di sorta, riguardo alla tornata elettorale. Ci interessa invece essere chiari, specie con chi occupa e occuperà resposabilità istituzionali e politiche a tutti i livelli. Anche per questo sabato scorso 13 febbraio due delegazioni dell’Assemblea Permanente hanno partecipato a due incontri dal sapore propagandistico. Nella mattinata, Gianmario Spacca, si è presentato a Falconara, ad un incontro, di basso profilo e scarsamente pubblicizzato, al Centro Pergoli indetto dal locale PD. Il pubblico, rappresentato per la maggior parte da noi, ha incalzato il candidato a succedere a se stesso, Spacca, sull’applicazione del PEAR, gli esiti dello studio epidemiologico, la crisi finanziaria falconarese e i rapporti tra Regione Marche e Governo Berlusconi. Le risposte, scontate, sempre le stesse: vale la posizione del diniego formale della Regione alle Centrali API, ma sui fatti come sul concreto esperimento di tutte le strade istituzionali che la regione potrebbe di fatto intraprendere per risolvere la situazione e risollevare l’AERCA, siamo distante anni luce…

Nel pomeriggio invece una seconda delegazione ha presenziato un picchetto indetto dai comitati noturbogas di Corinaldo, in occasione di un incontro a porte chiuse tra i sindaci della valle del Valcesano ed il Sottosegretario allo Sviluppo Economico del IV Governo Berlusconi, l’Onorevole Stefano Saglia. L’incontro si è tenuto rigorosamente a porte chiuse, con la sola concessione della presenza di alcuni componenti del comitato no centrali di Corinaldo.

A fine incontro il sottosegretario si è fermato a parlare con i cittadini che per tutto il tempo hanno aspettato al freddo fuori dal palazzo comunale. Anche la destra, i protagonisti di questa politica energetica fatta a suon di megacentrali, rigassificatori, ritorno al nucleare, quando trovano un contesto locale in fermento, si fiondano nel bagno di folla e, nel bel mezzo di una importanta tornata elettorale, possono arrivare a rinnegare se stessi…

Saglia ha dichiarato che le centrali a Corinaldo non si faranno perchè non sono compatibili con la vocazione del territorio, perchè la crisi economica fa diminuire la richiesta di energia, e perchè gli enti e locali e Regione Marche si sono dichiarati contrari.

Abbiamo avuto modo di fare alcune domande al Sottosegretario.

Alla domanda perchè a Corinaldo non si fanno le centrali e a Falconara invece probabilmente si, visto che ci troviamo a pochi chilomentri di distanza e che anche in quel caso la Regione Marche si è dichiarata contraria, il sottosegretario ha risposto che era in grado di parlare solo delle centrali di Corinaldo.

Altra domanda sul PEAR, che di fatto e di diritto impedisce la costruzioni di centrali di grosse dimensioni su tutto il territorio regionale.

Qui la risposta è stata netta. IL GOVERNO HA IMPUGNATO IL PEAR PERCHE’ LO RITIENE ANTICOSTITUZIONALE, perchè in contrasto con le competenze dello Stato in tema di costruzione ed esercizio di impianti di produzione elettrica di potanza superiore a 300 mw termici. (pag. 77 del volume 2 quadro riassuntivo delle competenze dello Stato, Regioni, Province, Comuni).

Questa affermazione, grave, merita di essere indagata e accertata.

Il Governo insomma sta per scavalcare la Regione Marche?

Ci sembra strano che questa importante azione del Governo non sia mai stata resa pubblica dalla Regione.

Richiediamo quindi a tutti i soggetti responsabili, al Presidente Spacca, ai componenti della sua vecchia giunta, come alla nuova coalizione, spiegazioni e chiarimenti fuori da ogni possibile dubbio e interpetazione in tal senso.

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