Tagli a lavoro e sicurezza: ecco il piano industriale API per le nuove megacentrali

Presentato tra le proteste dei lavoratori il nuovo piano industriale della proprietà API per il prossimo triennio: 140 lavoratori mandati a casa (circa 1/3 di tutto il personale), 4 milioni di euro in meno investiti in manutenzione  e sicurezza,  e il pallino fisso delle megacentrali elettriche da 580 mw contro il piano energetico regionale e i legittimi interessi di difesa della salute e della vivibilità del nostro territorio. L’Assemble permanente contro le centrali api esprime tutta la sua solidarietà ai lavoratori minacciati da questa manovra e la preoccupazione per la continua e futura messa a rischio della sicurezza di tutti. Di seguito il comunicato

L’Assemblea Permanente No Centrali API, esprime solidarietà ai
lavoratori della raffineria e rivolge un appello alle RSU: ci sono argomenti e condizioni per dar vita ad una vertenza comune.”

Falconara, 3 ottobre 2009: Alla presentazione ufficiale del Piano industriale API, l‘Assemblea Permanente NO CENTRALI API oltre ad esprimere solidarietà ai lavoratori della Raffineria, rivolge un appello alle RSU: occorre aprire una fase di dialogo utile ad individuare percorsi condivisi su tutta una serie di questioni rimaste per troppo tempo in sospeso. La questione manutenzione e sicurezza degli impianti riguarda l’intera popolazione, non vogliamo vivere in una città INSICURA ed abbiamo ben a mente che in primis a rischiare saranno i lavoratori. Cittadini e lavoratori uniti possono respingere l’attuale Piano Industriale, servirà aprire un tavolo di confronto capace di indirizzare la proprietà a preservare imprescindibili garanzie di sicurezza anche sanitaria, e prospettive occupazionali stabili, possibili solamente con un serio investimento ed una concreta progettualità nel campo delle energie rinnovabili. Ci sono argomenti e condizioni per dar vita ad una vertenza comune.


Assemblea Permanente No Centrali API

Falconara, 3 ottebre 2009.

This entry was posted in Generale. Bookmark the permalink.