Il diritto alla salute e al lavoro non possono contraddirsi, ma devono camminare insieme

In risposta alle recenti polemiche (1,2)apparse su alcuni quotidiani locali su PEAR, Megacentrali API, energie rinnovabili e questione occupazione, l’Assemblea Permanente ha deciso di rendere pubblica la propria opinione in merito con il seguente comunicato stampa e con l’affissione del manifesto sotto riportato nei comuni dell’AERCA coinvolti nel recente studio epidemiologico dell’Istituto Tumori di Milano e della Regione Marche, da Falconara a Chiaravalle a Marina di Montemarciano.

Link al manifesto in versione scaricabile

Il testo integrale 

Alle organizzazioni sindacali marchigiane e ai cittadini tutti…

Le indicazioni emerse dalla prima parte dello studio epidemiologico sulla popolazione di Falconara, Chiaravalle e Montemarciano sono chiare

e confermano un eccesso di mortalità per leucemie e tumori, la mancata diminuzione delle malattie respiratorie (asma, bronchiti, allergie, ecc. che invece calano nel resto della provincia), e la necessità di approfondire e allargare la ricerca in un’area già dal 2005 dichiarata ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale (AERCA);

Come cittadini, riuniti in assemblea permanente NOCENTRALIAPI, continueremo a dire che non si possono strumentalizzare artificiosamente le prospettive di lavoro dei dipendenti dell’API e che occorre favorire prospettive diverse per il futuro di Falconara e delle zone limitrofe perchè

il Diritto alla SALUTE e al LAVORO

non possono contraddirsi, ma camminare insieme.

Certamente, il contributo delle Organizzazioni Sindacali è essenziale per favorire l’attuazione del Piano Energetico Ambientale Regionale che offre sbocchi produttivi e occupazionali alle Aziende marchigiane in crisi, favorendo la loro riconversione, come nel resto dell’Unione Europea, anche in nuovi settori energetici.

Si può rimettere in marcia l’economia locale traghettandola verso il segmento di business del futuro dell’energia pulita e delle fonti rinnovabili,

rispetto alle tradizionali gas e petrolio;

Le vie del fotovoltaico, dell’eolico, della cogenerazione diffusa e del risparmio energetico ci tutelano dalle turbolenze delle crisi finanziarie globali e rappresentano possibilità di nuove risorse anche per le Amministrazioni Comunali.

Concorrono poi a creare le condizioni per recuperare le grandi potenzialità occupazionali di settori economici come il turismo, il commercio

e l’imprenditoria locali, oggi trascurati.

Per quanto riguarda la raffineria API di Falconara, servono invece più investimenti e manutenzione sugli impianti esistenti, volti a diminuire le attuali emissioni inquinanti, il rischio potenziale di fuori uscite a mare e di incidenti pericolosi.

Ciò rappresenterebbe una vera e duratura prospettiva per i posti di lavoro e metterebbe, almeno in parte, in sicurezza la SALUTE dei cittadini.

Sarebbe veramente miope ed assurdo non perseguire criteri di prevenzione.

Come cittadini responsabilmente, siamo chiamati ad un momento di riflessione e a quanti vorrebbero una comunità divisa, bendata ed incapace di intravedere un futuro diverso continueremo a spiegare con pazienza che:

PER TUTTE QUESTE E PER MOLTE ALTRE RAGIONI NON CI SARA’ MAI SPAZIO PER L’ATTUALE PROGETTO DI NUOVE CENTRALI TERMOELETTRICHE API

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