Cogliati allunga la fila delle lettere, ma cojonati no…

Forse non ci resta che piangere, ma cerchiamo di non perdere l’ironia.

L’attaccamento alla nostra terra ci riporta al suo gergo verace e schietto, quanto sincero e puntuale: dopo le lettere della Regione, del Sindaco, della nostrana Assemblea Permanente per giunta (), non poteva mancare, e a grossa richiesta giunge: lo scambio epistolare trova nuovi scrivani…Ma il tema, lo studio epidemiologico (1, 2, 3) sulla nostra pelle, e sulle vite di una larga fetta della popolazione della Provincia di Ancona, o meglio AERCA (Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale, non dimentichiamocelo…), per la sua serietà e importanza, ci impone uno doverosa e immediata risposta.

La lettera dell’Amministratore delegato API spa Giancarlo Cogliati (1, 2)

La risposta dell’Assemblea Permanente NoCentraliApi ()

LETTERA APERTA

Stimatissimi Epidemiologi,

nel ringraziarVi per il preziosissimo lavoro scientifico svolto per tutta la comunità, desideriamo anche esprimerVi la nostra solidarietà ed il nostro incondizionato sostegno di fronte all’inaudito tentativo di screditamento perpetrato dalla lettera dell’AD della Società petrolifera API, Ing. Giancarlo Cogliati, che fa il paio con quello, isolato imbarazzante e sgangherato, del Neosindaco Brandoni, immediatamente successivo alla presentazione ufficiale dell’Indagine epidemiologica ai cittadini di Falconara M.ma il 18 dicembre 2008.

L’indipendenza, la trasparenza e la compartecipazione con cui avete preceduto e condotto questa Indagine Epidemiologica sulle popolazioni di Falconara Marittima, Chiaravalle e Montemarciano è risaltata anche nell’aver attivato insieme alla Regione Marche un organismo partecipativo che ha incluso i rappresentanti della popolazione interessata – il Comitato di Partecipazione Attiva regionale – in maniera che esso fosse da referente, insieme alle Amministrazioni comunali interessate, per la valutazione dei risultati dell’Indagine e le decisioni conseguenti.

Tutto questo che apprezziamo profondamente nobilita la democrazia ed il rapporto costante ed indispensabile tra lo scienziato e la popolazione analizzata.

La lettera con cui l’AD della Società API ha attaccato pubblicamente l’Indagine Epidemiologica che ha verificato i rischi di LEUCEMIA e TUMORI EMOLINFOPOIETICI per la salute dei residenti di Falconara Marittima, Chiaravalle e Montemarciano in realtà rivela quanto sia importante il risultato conoscitivo ottenuto dall’Indagine.

Per i cittadini, le loro associazioni e i comitati, dopo anni di lotte, l’Indagine rappresenta uno strumento formidabile di conoscenza sul bene più prezioso per tutti: LA SALUTE!

Siamo allibiti che l’Indagine Epidemiologica da Voi eseguita sia stata recepita dalla Società API come una minaccia a se stessa tanto da indurre l’AD Cogliati a tentare di screditarne le conclusioni scientifiche!

L’arroganza e la pretestuosità delle affermazioni dell’AD della Società API ci indignano vieppiù perché calpestano la nostra salute, il diritto alla sua tutela e il nostro diritto alla conoscenza!

Piuttosto che tentare di controllare anche la salute della popolazione che non è alle loro dipendenze, i Dirigenti dell’API dovrebbero da subito dare la massima disponibilità a collaborare con l’Istituto Nazionale Tumori e l’ARPA Marche per un approfondito Studio occupazionale sui lavoratori, Studio chiesto già dal 2004 da 3.500 falconaresi – non dipendenti della Società API – con la Petizione Popolare sottoscritta da cui, successivamente, è scaturita l’Indagine Epidemiologica dell’equipe del Dott. Micheli e del Dott. Mariottini.

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